Un argomento assai complesso e per alcuni versi paradossale è quello della responsabilità. Tema fondamentale per la nostra società dove spesso si può vedere che, nonostante il progresso (tecnologico perlopiù), il suo significato e la sua importanza sono stati dimenticati. Senza accuse, e lasciando sempre a tutti la possibilità di “sbagliare” se così si può dire, per imparare dai propri errori per creare qualcosa di migliore, in questo articolo vorrei introdurre il tema della responsabilità, più che altro nel campo della medicina naturale.
La medicina olistica di cui spesso si è parlato, ha come scopo quello di andare oltre la semplice unione di più elementi, bensì ha volontà, quantomeno di provare, a contemplare nella sua totalità, splendida e sofisticata, l’essere umano. Se “corpo mente e spirito” sono parte di uno stesso essere, non è possibile considerarne uno senza considerare anche l’altro. Giusto? Ecco perché non si può davvero parlare di benessere, o almeno di quello profondo, senza considerare anche l’armonia interiore, e penso a parole importanti come all’etica, alla volontà, alla comprensione, alla compassione, e prima di tutto, come accennato, alla responsabilità.
Si potrebbe forse definirla medicina spirituale. Come al solito ben conosciuta in alcune popolazioni di origini antiche, legate alla natura e alla percezione, ad esempio dagli Sciamani (che cercavano le parti di anima perdute), e meno conosciuta qui da noi, in un’epoca di sfrenato materialismo, dove ciò che non è consistente sembra essere inventato. Ma a chi non capita di sentirsi bene o male in quello che fa? E quella sensazione di fatto è reale o è forse falsa? Ecco perché la ricerca della propria responsabilità (nella vita e in tutto) e del proprio benessere interiore, è l’inizio, e la base, di ogni forma di medicina antica e forse molto più concreta di ciò che si può mai immaginare.
Essere coerenti con se stessi, anche nelle difficoltà significa avere maggiori possibilità di perdonarsi, e di perdonare gli altri. Come si può pensare di guarire il proprio fegato, o la propria pelle, se non ci si sente bene con ciò che si fa e con ciò che si è? ..sarebbe difficile trovare l’energia per farlo!
La responsabilità, è alla base della legge della risonanza di cui si è parlato. Senza ricerca interiore verso le cause che ci conducono a fare le scelte quotidiane, è impossibile capire come e perché ci capitano determinate situazioni. Ed è impossibile poi per conseguenza anche pensare di poterle risolvere! Perché questo è il rovescio della medaglia: per essere i responsabili delle cose più belle, bisogna esserlo di quelle più difficili.
Ciò che abbiamo attorno a noi, è per vibrazione, per risonanza, qualcosa che ci appartiene, e che parla di noi, anche quando non lo vogliamo vedere. Nulla è a caso e per poter riequilibrare alcuni aspetti che non ci piacciono, la prima cosa che dobbiamo fare, è prendere atto che possiamo farlo.