Un aspetto che amo moltissimo notare e che mi colpisce sempre un sacco, è la capacità delle persone di dialogare con il proprio corpo.

Se proverete a chiedere a chi vi sta accanto come sta dentro il suo corpo, riscontrerete un sacco di risposte diverse. C’è chi basa tutto sul proprio corpo, e magari di una stupidaggine crea un dramma, e c’è chi regge la fatica in modo egregio e non si rende nemmeno conto di essere stanco. C’è chi sente la testa pesante, e chi si sente galleggiare, chi avverte moltissimo le persone che ha accanto da esserne quasi infastidito..e chi ci sbatte addosso perché non si è nemmeno accorto che sono presenti nella stanza.

I livelli di percezione, di connessione con se stessi ed il mondo esterno sono davvero molto diversi e sempre fortemente indicativi del vissuto e del carattere della persona. Andando oltre noterete che c’è anche una connessione tra questi aspetti e le modalità di espressione utilizzate anche dai rispettivi figli e dagli animali che fanno parte di una determinata famiglia. Davvero nulla è a caso in questo mondo ed ogni elemento ha un suo posto ed un suo magico perché.

Navigare nella propria percezione, per conoscersi meglio ed imparare ad abitare il proprio corpo in modo completo ed autonomo, è un’esperienza favolosa, unica e molto arricchente, che permette di conoscersi a fondo, e di capire il proprio modo di stare qui sulla terra e con le altre persone. Non si smette mai di imparare..soprattutto su se stessi!

In particolare imparare a portare l’attenzione su aree normalmente non “abitate”, determina la riattivazione della loro energia e accompagna il lavoro di ricerca del benessere.

Riferimenti al meraviglioso lavoro di Giuseppe Chieppa