Per aumentare la comprensione del concetto di universalità e continua dinamicità dell’essere, anche nei suoi aspetti più specifici e dattegliati, è interessante comprendere, quantomeno in modo semplice, che cosa sono lo Yin e lo Yang, dato che la visione Taoista è senza dubbio quella che meglio si adatta a spiegare il punto di vista olistico.

In Cina i concetti ritmici di Yin e Yang dominano tutto e spiegano ogni aspetto attraverso il loro fluire. La tradizione, accorda alla natura femminile tutto ciò che è yin e alla natura maschile tutto ciò che è yang. Yin rappresenta ciò che è freddo, oscuro, umido e inerte, e yang quel che è caldo, chiaro, secco e in movimento.

Il Tao è il flusso (l’energia) che circola ovunque nell’universo e fa alternare le due forze apparentemente opposte ma complementari. La loro azione congiunta muove tutti i suoi aspetti: il giorno e la notte, l’estate e l’inverno, il movimento e il riposo. Niente è indipendente, tutto è un’alternanza e nulla può sottrarsi alla legge del ritmo.

Così, succedendosi senza eliminarsi, come i giorni e le notti, estati e inverni si equilibrano nel tempo, imponendosi come “l’inspirazione e l’espirazione, nella grande Respirazione dell’Universo”. Yin e Yang formano la coppia motrice della meccanica cosmica. E quest’alternanza dei due principi fornisce la spiegazione essenziale di tutti i fenomeni naturali.

Il ritmo del Tutto induce la miriade dei ritmi individuali e parcellari. Il malato è malato perché ha commesso un errore, consapevolmente o inconsapevolmente, nel suo “modo d’esistere nel cosmo”. Come dice il poeta inglese Francis Thompson: “Chi coglie un fiore, disturba una stella”.

L’ordine universale è costituito dall’equilibrio di questi due princìpi complementari, o più precisamente dalle loro mutazioni dato che ognuno si cambia periodicamente nell’altro.

Tutto è nel Tutto, i taoisti considerano la realtà come un’armonia dei contrari; e tutti i contrari possono essere ricondotti all’unità.

(Riferimenti a Tuttocina.it)