Ma mentre biologicamente risulta subito chiaro come la luce sia essenziale alla vita fisica non altrettanto facile risulta comprendere l’importanza di pensieri luminosi, sentimenti luminosi e azioni luminose come indispensabile elemento vitale nel percorso di ognuno di noi. Dico questo perché l’opposto di luce / vita è morte / tenebra: sono le polarità basilari in questo ambito del divenire relativo e quindi sotto questo aspetto è più comprensibile come il tumore sia diventato la patologia più diffusa nel mondo occidentale avanzato. Le patologie più diffuse di cui la maggior parte di noi soffre sono riconducibili a due tipi di alterazioni dello stato ideale di salute. Un tipo è la condizione infiammatoria, mentre l’altra è la condizione sclerotica. Sono due stati polari dove nel primo si esprime una iperattività del sistema immunitario mentre nel secondo una depressione della capacità di risposta dello stesso. Apparterranno alla prima tipologia tutte le patologie come le allergie, asma, malattie autoimmuni, mentre nel secondo gruppo le patologie di degenerazione determinate da un accumulo tossico cronico senza adeguata risposta (infiammazione) del sistema immunitario come le artrosi, linfatismo, epatosi e tumori, appunto. Il tumore si presenta infatti come una massa di cellule scarsamente differenziate che si riproducono in maniera caotica, quindi senza ordine, con aspetto molto scuro o nerastro che fornisce anche visivamente l’immagine di una area in preda ad un tenebroso caos esattamente la condizione opposta a quella di un tessuto sano, che ha sviluppo ordinato e colorazione brillante data da una sana irrorazione sanguigna. Ma proprio i tumori sono la patologia ormai più diffusa nel mondo occidentale…..che strana coincidenza!
è una sfortunata casualità oppure le caratteristiche di questa patologia hanno molto in comune con le condizioni psico-emozionali, fortemente disequilibrate, vissute ormai da larghi strati di popolazione? Infatti è questa la scommessa più difficile oggi: mantenere un equilibrio interiore che produca omeostasi dell’anima tale da consentire ad ognuno l’esercizio di un sano e retto giudizio sugli eventi e fatti della vita in modo tale da evitare, per il possibile, l’assunzione di posizioni unilaterali e parziali. è obbligatorio un innalzamento della propria personale soglia di consapevolezza perché i tempi lo richiedono.
e così si potrà comprendere che non è attraverso lo stravolgimento del patrimonio genetico del vivente che si potrà migliorare la vita sulla Terra per gli uomini. Non può essere la produzione di embrioni umani in soprannumero e il loro congelamento la soluzione che potrà dare più vita. Non potranno essere le staminali la panacea per tutte le terribili malattie moderne dal momento che bisognerebbe prima capire le vere cause che determinano tali malattie. Sostenere che la causa risiede in un’alterazione genetica significa ancora una volta, scambiare un effetto per una causa, dato che l’alterazione nella sequenza genica è sempre connessa alle alterate condizioni esterne o ambientali che provocano il danno non riparabile nel DNA. Non sarà con le magie tecnologiche che si potrà dare risposte di vita di fronte all’avanzare generalizzato di una cultura della morte ma solo recuperando conoscenza e quindi coscienza che viene sempre accompagnata dalla moralità nell’azione!
“DNA ed Eugenetica: chi vuole il potere sulla vita?”
di Paolo Girotto