“Nell’arco dei secoli gli uomini hanno creato la tecnologia per ampliare la loro capacità di agire e di sentirsi a proprio agio nel mondo. All’inizio si trattava solo dei recipienti per conservare il cibo e degli strumenti con cui scavare il terreno, poi siamo arrivati alle case e agli edifici più complessi. Per costruire tutta questa roba abbiamo estratto i minerali, dando loro la forma di ciò che vedevamo nella nostra mente. (..) Volevamo volare, e per farlo abbiamo creato gli aereoplani. Volevamo comunicare più rapidamente, superando grandi distanze, e abbiamo creato il telegrafo, il telefono, la radio e la televisione, in modo da conoscere ciò che avveniva negli altri luoghi. (..) Riesci a vedere il modello di sviluppo? Gli esseri umani hanno inventato la tecnologia perché volevano entrare in contatto con altri posti e altra gente, sapendo nel profondo del cuore che tutto ciò era possibile. La tecnologia è sempre stata una sorta di strumento che ci ha portati a fare da soli ciò che siamo in grado di fare per diritto di nascita. Il vero ruolo della tecnologia è stato quello di aiutarci a costruire la fede nelle nostre capacità di poter realizzare tutte queste cose ricorrendo semplicemente al nostro potere interiore.

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(..) Tutto ciò richiede tempo, perché le persone che sono bloccate dalla paura e ritengono di dover manipolare il corso dell’evoluzione umana con il loro ego, spesso desiderano sfruttare i progressi della tecnologia in maniera negativa per poter dominare gli altri. In molte occasioni questi tentativi sono sfociati in guerre e distruzioni di massa, e così l’umanità ha dovuto ricominciare tutto da capo.”

da “L’Undicesima Illuminazione” di J.Redfield