C’è sempre un legame di tipo intuitivo tra la madre, il padre e il figlio prima della nascita. (..) sappiamo che le anime contattano i loro genitori prima del concepimento, rendendo nota la loro presenza soprattutto alla madre. Fa parte del processo che ci porta a decidere se un possibile genitore è davvero quello giusto. (..) Questo fatto avviene già (..) ma la gente sta cominciando solo adesso a parlarne e a sviluppare la propria percezione. (..)
Se ci pensi bene, ti rendi conto che lo stesso genere di intuito entra in gioco anche nel processo del matrimonio. Gli esseri umani stanno imparando a cercare in maniera consapevole il proprio partner; il metro più importante resta la passione, che non è però l’unico fattore, in quanto noi abbiamo anche intuizioni specifiche su come potrà essere la nostra esistenza al fianco di una determinata persona. In maniera più o meno consapevole stabiliamo se con lei il nostro stile di vita sarà migliore rispetto a quello che abbiamo seguito crescendo. (..) Dal punto di vista dell’evoluzione, scegliere il partner giusto è molto importante. Noi esseri umani ci stiamo evolvendo dal punto di vista spirituale, e siamo destinati ad accoppiarci consapevolmente per definire una famiglia o un ambiente familiare che rappresenti un modo di vivere più veritiero rispetto a quello della generazione precedente. Sappiamo d’istinto di dover condurre un’esistenza in sintonia con il livello di saggezza che abbiamo trovato al nostro arrivo su questo pianeta.(..)
Le intuizioni che riceviamo in merito a un bambino che vuole essere nostro figlio portano sempre con sé altre questioni: per quale motivo questo bambino desidera nascere all’interno della nostra famiglia? Che cosa vorrà diventare da grande? In che modo potrà estendere ed ampliare la conoscenza che ha trovato presso di noi? (..)
Noi sappiamo che mentre due genitori intuiscono il modo in cui il loro bambino saprà usare la saggezza che troverà in loro, ampliandola ulteriormente, l’anima che non è ancora nata sta facendo la stessa cosa grazie alla Visione di nascita relativa a quello che vuole ottenere. In seguito avviene il processo del concepimento vero e proprio. (..)
Quando una coppia decide di provare a concepire per far nascere un’anima su cui ha avuto un’intuizione, l’atto fisico è una sorta di fusione dei campi di energia che in senso letteralmente orgasmico apre un varco nei cieli e consente all’anima di passare. (..) due persone fondono i loro campi di energia creandone uno solo, e il nascituro è frutto di tale fusione.
La scienza preferisce considerare il concepimento come una combinazione casuale di geni, e in effetti se viene studiata in maniera superficiale in una provetta lo sembra davvero. In realtà i geni del padre e della madre contribuiscono a formare una creatura le cui caratteristiche hanno un rapporto di sincronicità con il migliore destino possibile di tutte e tre le persone coinvolte. Il neonato ha un destino stabilito che visualizza nella sua Visione di nascita, e i geni si combinano in modo da fornirgli le tendenze ed i talenti di cui ha bisogno per realizzare tale Visione. Gli scienziati (..) troveranno un giorno il modo di confermare questo processo.
A livello ideale, l’intuizione dei genitori e quella del figlio lavorano insieme per dare al nascituro la migliore preparazione possibile che gli consentirà di compiere la sua missione.”
“L’Undicesima Illuminazione” J Redfield
Questo breve estratto, tratto da uno dei tanti dialoghi che avvengono tra il protagonista e gli amici che incontra durante il cammino, spiega in modo semplice ma concreto alcuni concetti fondamentali quali per esempio il valore della consapevolezza dei genitori e l’importanza del concetto di responsabiltà nei figli.
Spesso la visione materialista porta con facilità a pensare che le cose avvengano a caso e che non abbiano alcun significato importante, al contrario il ruolo che ciascuno svolge nella propria vita e in quella degli altri esseri viventi ha un valore, ha una sua unicità, e per essere svolto al meglio richiede una presa di coscienza.
L’energia acquisita dal nascituro al momento del concepimento lo influenzerà per tutta la vita, fa parte del suo essere, delle sue informazioni, come ovviamente influiscono tutti gli imput che intervengono durante la gravidanza, o durante il parto e nell’infanzia. Avvengono continuamente interazioni con il mondo esterno, con la madre prima di tutto ma non solo. La vita che ancora non è “nata” è già in formazione, interagisce, comprende anche se a livello inconscio, sente pensieri, emozioni, rumori e vibrazioni; ha una sua energia, un suo essere e tutto ciò non può essere ignorato. Lungi dal volere diventare spaventati, ipocondriaci, ansiosi o maniacali..essere consapevoli ci aiuta non tanto ad essere perfetti, quanto piuttosto a sapere che siamo tutti parte di un procedimento evolutivo all’interno del quale ognuno svolge il proprio ruolo. Dove nessuno è meglio di un’altro e dove ogni ruolo è insostituibile e fondamentale anche per l’evoluzione degli altri.
Risulta più chiaro quindi che ogni genitore è fondamentale per il proprio figlio, è la sua base, il suo pilastro, ma allo stesso tempo egli è chiamato a crescere e svilupparsi con il proprio figlio, che con le sue nuove capacità apporterà inevitabilmente dei cambiamenti positivi e concreti al vecchio modello fino ad ora esercitato. Inutile dire che tutto ciò comporta la necessità di inattese prese di posizione e di coscienza. Questo processo talvolta complesso è assolutamente fisiologico ed evolutivo, per tutti i soggetti coinvolti.
D’altra parte il figlio è chiamato a divenire cosciente del suo ruolo, dell’importanza che le sfide che si trova di fronte svolgono, affinché possa sviluppare capacità ed esercitare il suo ruolo con ancora maggiore forza ed efficacia. In questo procedimento il concetto di responsabilità risulta fondamentale in quanto senza, tutto verrà ricevuto come un diritto acquisito.