Ciò non significa che non potresti insegnare anche con il fare, per esempio mostrando come smettere di identificarsi con la mente, riconoscendo gli schemi inconsci dentro di sé e così via. Ma ciò che sei è un insegnamento molto più vivido e un agente trasformativo più potente rispetto a ciò che dici, e persino ancora più importante di quel che fai.
Per di più, riconoscere il primato dell’Essere, e quindi lavorare a livello della causa, non esclude la possibilità che la tua compassione possa manifestarsi simultaneamente a livello del fare e con l’effetto di alleviare la sofferenza, quando la incontri. Quando una persona affamata ti chiede del pane, tu glielo dai. Ma nel farlo, anche se la vostra interrelazione è brevissima, ciò che conta davvero è quel momento di Essere condiviso, in cui il pane è solo un simbolo. Nel profondo avviene una grande guarigione. In quel momento non c’è nessuno che dà e nessuno che riceve.
Eckhart Tolle
“Il Potere di Adesso”